Pubblicato 15:24 - da Redazione - Emanuele Baggio con 0 commenti

Anche in Italia aumentano i Mobile Workers

Anche in Italia la tecnologia sta cambiando le abitudini professionali delle persone. Siamo sempre più mobile, multitasking e connessi. Basti pensare che il 22% dei lavoratori autonomi e il 43% dei liberi professionisti sono diventati a tutti gli effetti dei Mobile Workers, in altri termini lavoratori per i quali il luogo da cui sbrigano le faccende professionali è diventato indifferente: casa, ufficio, vacanze, ecc..



Ovviamamente non si tratta di una valutazione empirica basata sul fatto che siamo tutti connessi. A dirlo, infatti, sono i dati che emersi da una ricerca Nielsen commissionata da Microsoft Italia in occasione della presentazione locale del nuovo Surface Pro 3.

In altri termini, prodotti e servizi tecnologicamente all'avanguardia stanno modificando il modo di lavorare e di concepire il lavoro: secondo l’indagine, il 73% è sempre connesso e reperibile, il 61% ritiene di essere più produttivo, potendo ottimizzare i tempi dei trasferimenti, il 42% riconosce di potere accedere in ogni momento alle informazioni di cui ha bisogno il 54% rileva come riesca a tenere tutto sotto controllo.

Interessanti anche i dati relativi all'età anagrafica dei Mobile Workers: se solo per il 49% degli over 50 è un’esigenza, la percentuale aumenta fino al 63% per gli under 35, non proprio nativi digitali, ma che sicuramente hanno iniziato a lavorare in un contesto altamente digitalizzato, che offre un maggiore controllo grazie all’utilizzo dei device.

E qui veniamo agli "strumenti" utilizzati.... Il pc risponde a molte delle necessità dei lavoratori, ma anche degli studenti: è il più utilizzato da entrambi i target per inviare e ricevere mail (62%), per cercare informazioni (53%), per leggere e modificare i documenti (54% e 48%), ma anche per lo shopping online (64%), gestire commissioni (64%),prenotare le vacanze (64%). Gli utenti hanno però evidenziato come sia ingombrante (59%) e come la durata della batteria – spesso limitata – sia un difetto (63%) evidenziato in particolare dagli uomini.
Lo smartphone resta il primo canale di comunicazione per chattare (57%) e per i social network (53%).
Il tablet viene utilizzato soprattutto dai lavoratori per leggere i quotidiani online (48%) e per le attività ludiche (43%), segno di come sia ancora legato ad una sfera personale e di divertimento e non al lavoro. Dalla ricerca emerge inoltre come le persone apprezzino la facilità (76%) e velocità (57%) del tablet, sebbene il 60% degli intervistati ritenga lo strumento scarsamente utilizzabile nell’ambito professionale.

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RICERCHE E STUDI: ANCHE IN ITALIA CRESCONO I MOBILE WORKERS





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